giovedì 3 maggio 2007

La Sceneggiatura di "0,99"

SCENEGGIATURA di Matteo Contin e Enzo de Biasi
DA UN'IDEA CREATIVA di Mario Voria



SCENA 1
INT.CUCINA.NOTTE


Qualcuno sta preparando una camomilla. Primo piano sul pentolino dove si sta preparando la camomilla e le sue mani indaffarate lì intorno. Alla preparazione della camomilla si alternano le immagini di un orologio e di un calendario. Si conclude con la camomilla versata nella tazza.

CS tema + orologio + rumori vari


SCENA 2
INT.CAMERA DA LETTO.NOTTE


Il ragazzo non riesce a dormire, continua a rigirarsi nel letto. Lo schermo è diviso in tre parti. Nella parte superiore la figura sdraiata del ragazzo che si rigira, nella parte in basso a sinistra il profilo del volto tormentato del ragazzo mentre in basso a destra il primo piano frontale del ragazzo. Le scene iniziano contemporaneamente e finiscono solo nel momento in cui sugli occhi del ragazzo arriva un fascio di luce.

CS tema + orologio + respiro

SCENA 3
INT.AULA ESAME.NOTTE


L’aula è tutta nera. Vediamo solo nell’angolo a destra il ragazzo seduto su una sedia in costume e infradito. Campo lungo.

CS silenzio


SCENA 4
INT.AULA ESAME.NOTTE


Sul lato destro metà volto del ragazzo che inizia l’esame orale. Alla sua sinistra una mano segna sul foglio alcuni tratti. E’ un brainstorming che evidenzia i passaggi logici effettuati dal ragazzo.

RAGAZZO
...l’umorismo..ehm..in Pirandello non ha una funzione
comica..cioè..più che altro uno scopo critico. L’umorismo
non è l’arte di far ridere, quanto l’arte che fa riflettere
e che implica...l’ analisi…un giudizio critico sui fatti
esposti, avvicinandosi quindi al dramma grottesco…



SCENA 5
INT.AULA X.NOTTE

Lo schermo si divide in tre parti dove in ognuna di esse compare un professore intento a spiegare la sua lezione. L’audio è sovrapposto fino a quando verso la fine rimane solo una voce.

SCENA 6
INT.AULA X.NOTTE


La voce sola si trasforma ben presto in una bocca che interroga il ragazzo.

SCENA 7
INT.AULA X.NOTTE


Primo piano del ragazzo che cerca di rispondere. Sul fondo riprendono le spiegazioni dei professori in modo da dare l’idea di confusione mentale. Il volto del ragazzo inizia a girare velocemente lasciando una specie di scia (tipo film horror).

SCENA 8
INT.CAMERA DA LETTO.NOTTE


Quando la faccia del ragazzo si ferma lo ritroviamo nella sua camera da letto. Con gli occhi sempre illuminati al fascio di luce dà la risposta.

RAGAZZO
Italia 1

SCENA 9
INT.AULA ESAME.NOTTE


La sala si riempie di vecchi che iniziano a ballare il liscio occupando tutto lo spazio disponibile (la scena dovrebbe ricordare più o meno una puntata di “Festa in piazza” dove tutti gli anziani sono accalcati e fanno tutti gli stessi passi)

SCENA 10
INT.AULA ESAME.NOTTE


Mentre tutti ballano il giovane sta rispondendo all’ennesima domanda. Non si sente la sua voce ma compaiono i sottotitoli di quello che dice.

SCENA 11
INT.AULA ESAME.NOTTE

Le scene del ragazzo interrogato si alternano su quelle di lui addormentato. In sottofondo sentiamo sempre la musica del ballo ma ad un certo punto subentra una voce che recita una poesia. Alle altre immagini si alternano anche quelle di un poeta bidello che legge i suoi versi con foga e partecipazione.

POETA/BIDELLO
Le spose che avanzano
lente verso Dio e la Madonna
che li accompagna per la vita per sempre
sembrano delle bambole meccaniche come
alla fiera del paese che camminavano
fisse verso là.
Mentre l’estate si mangia il ghiaccio
portato col carretto,
e Mussolini affacciato che corre
le spose si sciolgono
la veste e il velo sugli occhi che
l’amore della vita gli copre
e muoiono contente all’inferno.
Sembrano meccaniche e ci manca solo
la molla dietro e che quando parlano fanno
drin come la sveglia, drin come la sveglia
drin come la sveglia.

Il poeta/bidello inizia ad urlare “Sveglia, sveglia”.

SCENA 12
INT.CUCINA.GIORNO


I titoli di coda scorrono sulle immagini della preparazione del caffè. Come nei titoli di testa la scena finisce quando il caffè è versato nella tazzina.

TITOLI DI CODA

Durante i titoli di coda sentiamo la voce del ragazzo.

RAGAZZO
La Fanta è disponibile in ben 180 paesi del mondo.
Ma sapete perché si chiama così? Deriva da Fantasie,
termine tedesco che sta per immaginazione. Bene direte voi.
Per niente invece. Si chiama così perché ci voleva fantasia
a riconoscere tra le bollicine il suo gusto all’arancia.
Per farla venivano infatti utilizzati scarti di formaggio
e bucce avariate di mele. Dietro un nome c’è sempre qualcosa,
se non la verità almeno una storia. Come la storia che c’è
dietro la parola “Maturità”. Chi di voi dopo l’esame di stato
maturo lo è diventato veramente? Chi di voi si è mai accorto che nei cieli delle volte nei giorni dove tutto sembra fatto di nebbia e cemento armato delle volte ci sono dei termosifoni volanti e che dall'alto cercano di cadere per sempre sulla testa della gente?

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma che idea creativa fantastica :-) ma chi è mariovoria?